Archives quotidiennes :

Oui, aujourd’hui, oui !

Tu che la vanità conoscesti del mondo
E godi nell’avel il riposo profondo,
Se ancor si piange in cielo,
piangi sul mio dolor,
E porta il pianto mio al trono del Signor.
Si! Carlo qui verrà!
che parta e scordi ormai,
A Posa di vegliar sui giorni suoi giurai,
Ei segua il suo destin,
la gloria il traccerà,
Per me, la mia giornata a sera è giunta già!
Francia, nobil suol,
si caro ai miei verd’anni!
Fontainebleau!
ver voi schiude il pensier i vanni.
Eterno giuro d’amor
là Dio da me ascoltò,
E quest’eternità un giorno sol durò.
Tra voi, vaghi giardin
di questa terra ibéra,
Se Carlo ancor dovrà fermare i passi a sera
Che le zolle, i ruscelli, i fonti,
i boschi, i fior,
Con le lor armonie cantino il nostro amor.
Addio, bei sogni d’or, illusion perduta!
Il nodo si spezzò, la luce è fatta muta!
Addio, verd’anni ancor!
cedendo al duol crudel,
Il core ha un sol desir: la pace dell’avel!
Tu che le vanità conoscesti del mondo
E godi nell’avel d’un riposo profondo,
Se ancor si piange in cielo,
piangi sul mio dolor,
E il tuo col pianto mio reca a’ piè del
Signor.

Ce n’est pas pour comparer ces 2 grandes soprani mais pour écouter l’excellence de leur technique et de leur interprétation, avec sans doute un aspect de tragédienne plus grand chez La CALLAS vers qui va ma préférence…